Siviglia Wear Teramo-Snaidero Udine 99-86
Penberthy ci prova, ma è Tucker l'MVP
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TERAMO.Quella tra Teramo e Udine è sfida da alta classifica e vale molto in prospettiva Final Eight di Coppa Italia. Due compagini in un periodo difficile: 3 sconfitte nelle ultime 4 partite per gli abruzzesi ma non va meglio ai friulani che si presentano al Pala Scapriano con due sconfitte in fila sul groppone. I due punti in gioco stasera valgono oro per entrambe le compagini, sia sul fronte del morale, sia per una classifica molto fitta nelle posizioni che valgono la Coppa Italia.
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Nella bolgia del Pala Scapriano, è Mike Penberthy il protagonista di inizio partita. Due jumper dalla media e la tripla dall’arco dei 6.25 obbligano coach Bianchi, dall’altra, a chiamare time-out. Dopo 4 minuti è 0-7 per gli udinesi. Al rientro dal time Sales in semigancio ad anticipare il primo canestro della Siviglia firmato Roger Powell. E’ Clay Tucker a segnare la prima tripla per gli abruzzesi che, difensivamente, continuano a subire un Mike Penberthy indiavolato. Due giri in lunetta prima della tripla di Tskitishvili garantiscono agli ospiti un minimo vantaggio: 10-13 con soli 3 minuti per la fine di quarto. La seconda tripla del miglior marcatore del nostro campionato, Tucker, valgono il pareggio a quota 13. Prima di fine periodo la Siviglia riesce a ribaltare il punteggio a suo favore con due liberi del centro georgiano e in penetrazione con un Poeta annebbiato. Anche Green si iscrive alla gara chiudendo il periodo sul 17-15.
La ripresa vede sul parquet un Jerome Allen pur sofferente alla costola rotta in settimana. Green risponde prontamente a Migliori e Lulli, successivamente, porta sul +4 i suoi. Col sangue agli occhi è Mike Penberthy che punisce da lontano e trascina i suoi: Zacchetti prima e Di Giuliomaria poi fissano il 27-24 casalingo con 6’ al termine. Dopo il canestro di un positivo Tskitishvili arrivano i primi due di un Jerome Allen eroico a reggere il campo nonostante il dolore. Primo break importante per gli abruzzesi è tutto firmato Marco Carra che, prima della tripla di Lulli, fa scoppiare il pandemonio al Pala Scapriano. Il massimo vantaggio teramano è servito: +10, 37-27 con soli 3 minuti per la sirena di fine primo tempo. Gli 8 di Carra realizzati tutti nel secondo periodo sono letteralmente fondamentali per il vantaggio bianco-rosso di quarto. A reggere la causa arancione è senz’ombra di dubbio Mike Penberthy che dalla luna ricuce. Con due accelerate teramo manda un forte segnale ai friulani che crollano fino a -11 (40-29) sulle bordate di capitan Lulli, vera anima della squadra di coach Bianchi. Il terzo fallo di un Di Giuliomaria fischiatissimo per i suoi passati in maglia rosetana, porta Brown in lunetta prima che Penberthy ricami la tripla che fa rifiatare gli arancione. Nell’ultimo minuto è ancora Carra che dall’arco scocca la freccia del +13, 45-32, casalingo. Dalla linea della carità, prima Antonutti e poi Allen, la Snaidero riporta vicine le due compagini. Il tempo si chiude sul 45-36 con molte cose da rivedere per gli uomini di coach Pancotto.
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Sul fronte udinese troppi 45 punti concessi agli avversari e pochi i punti arrivati dai singoli, escluso un Mike Penberthy monumentale con i suoi 19 punti su 36 di squadra. Coach Bianchi, dall’altra, si gongola un Marco Carra “on-fire”. Ben 11 i suoi punti, realizzati tutti nei secondi dieci minuti.
Tskitishvili vola verso canestro e Penberthy a bombardare per il suo 22esimo punto riaprono le operazioni. Il parziale udinese si staglia tra una tripla e l’altra del capitano arancione. Tucker dall’altra non scalda i motori e la Snaidero riapre completamente i giochi. Il time-out di coach Bianchi giunge sul -2 ospite (49-47), momento quanto mai proficuo ai friulani di Cesare Pancotto. Altri due di un Penberthy formato NBA pareggiano i conti prima che Nate Green con 5 punti in un amen faccia volare i suoi al vantaggio, dopo quello di primo periodo. Sul 54-49 è Powell a interrompere l’assedio e, coadiuvato da Tucker, rianimano i suoi. Nonostante la costola in meno, è un Jerome Allen quanto mai produttivo quello del terzo periodo. Sua la tripla che, con 3 soli minuti ancora da giocare nel periodo, regala due di margine agli arancione: 55-57. Continua la partita fantascientifica di Mike Penberthy prima che Green fissi a +3 per i suoi. Per i teramani sono due triple di Carra e Tucker a pareggiare la situazione. Nel finale di periodo Sales in penetrazione, Carra dalla luna per il suo 16° punto e Green anch’esso dalla linea della carità lasciano aperti i giochi per un ultimo periodo che si prospetta quanto mai combattuto. Dopo trenta minuti è 65 pari con Penberthy miglior marcatore della partita con i suoi 26 punti.
Tucker apre gli ultimi dieci minuti rimettendosi in gara dopo un terzo periodo di letargo totale. La stoppata di Green sul fenomeno di casa zittisce il Pala Scapriano che, sull’azione successiva, vede l’entrata in gara di Sven Schultze. Mortifera la tripla del tedesco che garantisce il pareggio a quota 70 prima che Carra, giornata fenomenale per l’ex Reggio Emilia, realizzi l’aggiuntivo dopo il canestro. Il mini-break abruzzese, con 6 minuti dal termine, porta la sigla di Tucker che infila la Snaidero fino al +6 (76-70) riportando l’inerzia per i suoi. Nate Green in jumper non lascia spazio all’iniziativa di allungo teramano ma un Carra in stile Steve Nash porta punti e assist fondamentali per il +9 dei casalinghi, 81-72. La reazione udinese non tarda ad arrivare e con Di Giuliomaria e Sales la Snaidero torna a -5, 81-76. Brandon Brown, altro fattore della partita, ricaccia indietro gli uomini di Pancotto. Con soli 4’ sul cronometro è Clay Tucker ad assumere le sembianze del carnefice, due jumper dalla media assumono l’aspetto di un macigno che riduce ad un lumicino le speranze di vittoria udinese. Sul 89-78 con 2’55’’ da giocare coach Pancotto chiama time-out pur avendo da fronteggiare una situazione difficile. Non mollano comunque gli udinesi che, di puro orgoglio, riaprono i giochi sul -7 (89-82) con Schultze e Sales su tutti. E’ Tskitishvili in collaborazione con Tucker a chiudere la partita in quel di Teramo. La Snaidero cede ai bianco-rossi 99-86 e subendo la terza sconfitta in fila dopo quelle di Bologna e con Milano. Non bastano i 26 di Penberthy, totalmente spento nell’ultima frazione, e i 18 di Green. Teramo vince e, portandosi avanti in classifica, ringrazia l’ex Benetton Tskitishvili (12), un Carra spaziale (20) e il solito Clay Tucker, stasera da 28 punti a referto. Molto, guardando la partita, si capisce del perché il Barcellona lo voglia.
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2 dicembre 2007
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